Anche se ho un lavoro sono incredibilmente infelice.
Ciao equipe,
Come sono andate le vacanze??
Le mie sono state un delirio, tra la maturità, il cane che si è ammalato, un bel periodo di crisi per via del fatto che non so se fare sta benedetta transizione, ma di quest’ultima cosa non voglio parlare, solo nominarla mi fa star male e sto già uno così così per altri motivi che leggerete, evviva!
La mia amica, di cui vi ho parlato nell’ultima mail (quella che stava per fare quello che stava per fare insomma) mi ha fatto capire che non tutto il male viene per nuocere. Dopo l’accaduto ha accettato di farsi ricoverare per un paio di settimane, non ricordo di preciso, in un centro protetto dove tengono queste persone qua, ma era un luogo da sogno, con giardini enormi, pace e tranquillità. Infermieri che si occupano di te e tutto il resto. Li le hanno diagnosticato un disturbo bipolare. È stato un sollievo saperlo per lei, ha capito tante cose, le hanno cambiato i farmaci (quelli di prima erano sbagliati), ora sta bene, sta meglio, addirittura sta cercando un lavoretto per iniziare a tornare nel mondo, questa estate ha conosciuto persone, esce con gli amici. Ovvio non è la ragazza più sociale ed equilibrata del mondo, ma è brava e si impegna. Se la cava molto meglio di me. Niente male per essere bipolare insomma. Sono orgogliosa di lei, dopo il l’accaduto invece di soccombere ha avuto la forza di rinascere.
Per quanto riguarda me, ho passato l’esame di maturità, è andata piuttosto bene, 95/100esimi, sono soddisfatta, ma ora non sembra contare granché. Dopo l’esame mi sono presa un paio di settimane di pausa, mi sono resa conto che ero davvero esausta per l’anno passato. Avrei riposato di più ma ho ricevuto pressioni. Mi sono messa a cercare lavoro e a studiare per i test d’ingresso dell’Università. Dopo qualche pessima esperienza ora sto lavorando in un call center, adoro il mio capo e l’ambiente è molto gradevole, ma il lavoro è sottopagato (e lo stipendio è variabile) e spiacevole, sentire gente che ti manda a quel paese 6 ore al giorno non è il massimo, ma non ho trovato di meglio. Ho pagato i test di medicina e di scienze naturali, credevo di voler fare medicina ma ho cambiato idea, voglio fare veterinaria ma ormai è tardi, devo aspettare settembre prossimo.
La verità è che anche se ho un lavoro, ho ottenuto buoni risultati e non ho più lo stress della scuola ora sono incredibilmente infelice. Sono alcune settimane che va così. È tutto stressante, non sto bene. Guardo i miei coetanei, i miei vecchi compagni di classe, loro senza stress si sono presi anni sabbatici, hanno deciso di non far nulla, alcuni partiti per il meridione in vacanza hanno persino deciso di non tornare più a Milano, almeno per ora. Nessuno scoccia e loro se ne stanno senza pensieri. A me sembra di piazzarmi sulle spalle una croce dopo l’altra, e non capisco più se è colpa mia e di una mia impostazione mentale sbagliata, o se è la gente intorno a me, la mia vita e la mia famiglia che continuano a ridurmi così. Non ho voglia di far niente. Per raggiungere questo lavoro ci metto un ora e mezza. Idem per tornare a casa. Non so spiegare la violenza mentale che mi devo fare per andare e stamparmi il sorriso in faccia. La mattina non ho voglia di alzarmi dal letto, la sera quando torno dal lavoro vado a letto e basta. Non sto più studiando per i test (che per la cronaca sono questi martedì e venerdì), dormo male e mangio a sforzo. Oppure mi ingozzo. Mi è passata la voglia persino di parlarne con gli altri, ormai alterno l’infelicità assoluta alla rabbia, alla disperazione o all’apatia. Mi rendo conto che è un periodo di passaggio, ma fatico a starci dentro, ho voglia di fuggire, prendere un treno e stare lontano da casa per un po (o per sempre) , lontano dalla mia vita, perché mi fa schifo. Ma non me lo posso proprio permettere. Sono stanca. Non sono proprio motivata, è un brutto circolo vizioso. Abbiamo sentito prima delle ferie di agosto per del supporto psicologico, con il medico e L’ASL ecc per mio fratello perché ha dei problemi piuttosto allarmanti di cui non parlerò ma ci hanno fatto capire che non è abbastanza grave perché lo stato se ne occupi. (Volevo scrivervelo ma speravamo di aggiustare la cosa perciò ho atteso, invano). Ah Ps gli ho detto di scrivervi perché mi siete molto utili e magari dire qualcosa a qualcuno gli avrebbe fatto bene, mio fratello non racconta nulla a nessuno, ma non so se lo abbia fatto. Se lo conosco ci metterà i mesi a scrivervi, e si studierà il messaggio parola per parola per settimane, è la persona più insicura del mondo se lo si conosce bene, ma è il ragazzino più sveglio e buono del mondo. Recentemente abbiamo deciso di affidarlo ad uno psicoterapeuta privato. Spenderemo parecchio ma non abbiamo scelta, non è ridotto bene. Questo per dire che se non hanno accettato lui, minorenne che sta avendo problemi psicofisici non indifferenti, non daranno retta a me. Che in fin dei conti sto bene. Sono solo triste. Lo trovo ironico perché di noi 3 fratelli presto sarò l’unica a non frequentare uno psicologo. A parte voi, ma è una cosa un po’ diversa. Non so quale sia il mio problema, o problemi, non riesco a trovare soluzioni, il più del tempo non sono motivata abbastanza. Ci sto provando quanto possibile, sto attenta a mangiare frutta e verdura, mi fisso sempre le sveglie per non dormire troppo, ascolto musica allegra, sorrido sempre per convincere il mio cervello che sono felice, e sorrido al lavoro perché sennò non sopravvivi alle chiamate, e perché il capo ci ha chiesto positività, voglio tenermi il posto. (A quanto pare mollano a casa da un momento all’altro). Sto cercando di non farlo notare agli altri. Ho provato anche a farmi dei premi se faccio le cose bene, ma non c’è niente che io voglia realmente. A parte cose materiali, ma non ho soldi e ho paura di cadere in una brutta spirale della serie “compro cose per riempire un vuoto”, come mia sorella.
Non so neanche lo scopo di sta mail o come/cosa possiate rispondermi dopo tutto sto macello, se fossi io dalla vostra parte mi dovrei fare lo schemino su carta dei punti focali su chi rispondere, mi dispiace. Sono in burnout.
Buona giornata, e grazie.
Francesca
Cara Francesca,
ci fa piacere che tu trovi in noi un tuo punto di riferimento e che tragga in parte risposte alle tue domande ed un aiuto per i momenti di tristezza e difficoltà. È un momento di cambiamento e trasformazione ed è necessario un periodo di assestamento. Di sicuro il lavoro di call center non è semplice e non è facile gestire la frustrazione delle persone che ti rispondono male o non considerano il tuo lavoro, inoltre il passaggio dalla scuola al lavoro è un passaggio importante, che simbolicamente rappresenta anche una crescita e di conseguenza maggiori responsabilità che appesantiscono ancora di più la tua situazione. Dalla tua mail però mi sembra di capire che queste difficoltà che provi non siano dovute solo al lavoro ma ad una tua condizione interna. Tutte le emozioni che ci hai elencato, infelicità assoluta, rabbia, disperazione, apatia, sono emozioni importantissime e non a caso sono arrivate in un momento in cui ti senti maggiormente responsabile di te e del tuo futuro, ed in cui sei più in contatto con te stessa, probabilmente dentro di te è in atto uno sforzo di cambiamento ed è tanto importante che tu riesca ad ascoltarle, elaborarle e capire cosa il tuo inconscio ti stia dicendo. Dormire male, non mangiare, ingozzarsi, sono segnali del corpo importanti e spesso è difficile ingannare il corpo o il cervello, se ciò che facciamo non è dovuto ad una trasformazione reale.
Inoltre ci sembra di capire che in questo momento manchino anche alcuni punti di riferimento importanti, come amici, fratelli, genitori. Forse potrebbe essere importante anche per te cominciare una psicoterapia, il tuo inconscio ed il tuo corpo sembrano chiedere una riflessione più profonda che non può essere attuata on-line ed il momento sembra quello idoneo per poter andare nella direzione giusta. Restiamo comunque sempre a tua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto!